Storia del mulino.
Mulino a vapore,detto anche "Machina".
Costruzione risalente alla fine del '700 realizzata dal cav. Gennaro Gallo, facoltoso proprietraio terriero, che si trasferì da Napoli a Licusati.
E' situata in prossimità della sorgente Sant'Elia, sulle sponde dell'omonimo torrente, dove già preesistevano altri mulini che sfruttavano le acque del fiume. Intorno alla struttura si estende un uliveto di circa 12 ettari, la cui coltivazione risale all'epoca dei monaci basiliani, stanziatisi nella zona all'incirca nel XVI secolo, ove eressero un'abbazia, attuale cimitero di Licusati.
Le attrezzature meccaniche del mulino furono trasportate, via mare, da Napoli a Marina di Camerota e da qui portate a Licusati su carri trainati da buoi.
L'incaricato al suo funzionamento era soprannominato "u Machinista". Con tale aggettivo viene ancora oggi denominata una famiglia di Licusati, anch'essa di origini napoletane, i cui antenati seguirono il cav. Gallo del cilento.
Trascorsi alcuni anni, il mulino cessò di funzionare a causa dell'eccessivo consumo di legna. Dopo alcuni secoli di tale abbandono, durante i quali veniva utilizzata come ricovero per le greggi, la struttura, nel rispetto dell'architettura originale, è stata accuratamente ristrutturata e trasformata in un centro benessere dalla famiglia Del Duca - Gallo, attuali eredi del cavalier Gallo.
Il centro, di prossima apertura, dispone di piscina riscaldata, sauna, bagno turco, palestra. La tenuta include altresì un agriturismo denominato "Antiche Macine tenuta Del Duca", realizzato dalla ristrutturazione di un antico granaio con annessa casa colonica.
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